Interdittive del prefetto di Palermo per BlogSicilia all'imprenditore delle pompe funebri Nunzio Trinca

Interdittive del prefetto di Palermo per BlogSicilia all’imprenditore delle pompe funebri Nunzio Trinca

di  | 13/08/2023

Il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta ha firmato due interdittive antimafia nei confronti di Nunzio Trinca imprenditore delle pompe funebri.

Interdittive del prefetto di Palermo per BlogSicilia all'imprenditore delle pompe funebri Nunzio TrincaI provvedimenti riguardano “l’Aurora assistance” e il “Centro servizi funebri”. A fare scattare i provvedimenti, per il rischio di infiltrazione mafiosa, sono state le ombre sull’imprenditore emerse nel corso delle indagini della procura di Palermo riguardanti alcuni clan cittadini.

Lo scrive Repubblica.

Come ha raccontato “ Repubblica”, Trinca ha frequentato alcuni mafiosi: non è finito indagato, ma i suoi incontri hanno comunque attirato le attenzioni dell’antimafia. La mattina del 21 dicembre 2017, il “ re” delle pompe funebri andò a trovare due autorevoli boss di Brancaccio, Luigi Scimò e Salvatore Testa, nell’appartamento di via Fratelli Campo 33, che il clan aveva trasformato in quartier generale. L’impresario non sospettava che lì davanti fosse stata piazzata una telecamera dalla sezione Criminalità organizzata della squadra mobile. A casa, c’era pure una microspia, che ha registrato l’intero colloquio. Parlavano non solo di affari nel settore delle pompe funebri, ma anche del business delle ambulanze private.

Nel rapporto alla procura, i poliziotti hanno ricordato che Nunzio Trinca «annovera numerosi precedenti penali, tra i quali detenzione di sostanze stupefacenti e associazione per delinquere finalizzata al contrabbando». Il 2 aprile 2020, i carabinieri del nucleo Investigativo si sono invece ritrovati davanti Trinca mentre seguivano il capomafiadello Zen Francesco L’Abbate. U

n altro colloquio è stato intercettato. E c’è pure un terzo episodio: l’ 11 febbraio di quell’anno, Nunzio Trinca era stato sorpreso a parlare con un esattore del pizzo di Brancaccio, a cui poi diede 200 euro. «Io sono a disposizione — disse l’impresario, che non voleva dare altri soldi — io ho già tre detenuti… ci vogliono diecimila euro per voi». Trinca assume i detenuti in semilibertà. Un’attività di per sé lecita, ma lui si dà sempre un gran da fare in questo settore che piace ai boss. « Io ho tre detenuti — ripeteva — mi hanno mandato a chiamare al commissariato Brancaccio, mi stanno arrivando altri tre detenuti e mi sono fatto l’abbonamento della messa in regola, ma stiamo scherzando? Ci vogliono diecimila euro per voi, io sono a disposizione». A queste accuse ha replicato il figlio di Trinca, Francesco, con un’intervista al nostro giornale. Ci ha detto: « Mio padre ha fatto solo del bene. Noi siamo sempre a disposizione di chi chiede i nostri servizi. Può essere un giudice, un poliziotto o un delinquente. A noi non importa chi sia » .

I Trinca rivendicano il diritto di essere imprenditori a tutti i costi. Con la passione per la politica. Nel 2017, Francesco Trinca è stato candidato alle Regionali per il centrosinistra, alle ultime amministrative la famiglia di impresari funebri ha invece sostenuto Roberto Lagalla. L’altro figlio di Nunzio, Alessandro, è stato pure candidato al consiglio comunale, ma non è stato eletto. Francesco Trinca ha detto a “ Repubblica”: «Lagalla, come assessore regionale, ha finalmente attuato le norme che regolamentano la formazione obbligatoria nel settore».
Interdittive del prefetto di Palermo per BlogSicilia all’imprenditore delle pompe funebri Nunzio Trinca

Interdittiva antimafia per La Repubblica Salvo Palazzolo Nunzio Trinca, il re delle pompe funebri di Palermo

Interdittiva antimafia per La Repubblica Salvo Palazzolo Nunzio Trinca, il re delle pompe funebri di Palermo


Nunzio Trinca
Interdittiva antimafia per La Repubblica Salvo Palazzolo Nunzio Trinca, il re delle pompe funebri di Palermo

Il provvdimento firmato dal prefetto Maria Teresa Cucinotta. Le indagini della procura di Palermo raccontano che l’impresario è stato sorpreso a incontrare boss. Il suo gruppo ha sponsorizzato la campagna elettorale del sindaco Lagalla

2 minuti di lettura

Dal 1978 ad oggi è stato il protagonista di un’ascesa inarrestabile: dai funerali alla formazione regionale per gli operatori del settore, ai lavori nei cimiteri più grandi della provincia. Ora, Nunzio Trinca finisce al centro dell’attenzione del prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, che nei giorni scorsi ha firmato due interdittive per il “re” delle pompe funebri. I provvedimenti riguardano il gruppo “Aurora assistance” e il “Centro servizi funebri”. A fare scattare i provvedimenti sono state le pesanti ombre sull’imprenditore emerse nel corso delle indagini della procura di Palermo riguardanti alcuni clan cittadini. Come ha raccontato “Repubblica”, Trinca ha frequentato alcuni mafiosi: non è finito indagato, ma i suoi incontri hanno comunque attirato le attenzioni dell’antimafia.

La mattina del 21 dicembre 2017, il “re” delle pompe funebri andò a trovare due autorevoli boss di Brancaccio, Luigi Scimò e Salvatore Testa, nell’appartamento di via Fratelli Campo 33, che il clan aveva trasformato in quartier generale. L’impresario non sospettava che lì davanti fosse stata piazzata una telecamera dalla sezione Criminalità organizzata della squadra mobile. A casa, c’era pure una microspia, che ha registrato l’intero colloquio. Parlavano non solo di affari nel settore delle pompe funebri, ma anche del business delle ambulanze private. Nel rapporto alla procura, i poliziotti hanno ricordato che Nunzio Trinca «annovera numerosi precedenti penali, tra i quali detenzione di sostanze stupefacenti e associazione per delinquere finalizzata al contrabbando».

Il 2 aprile 2020, i carabinieri del nucleo Investigativo si sono invece ritrovati davanti Trinca mentre seguivano il capomafia dello Zen Francesco L’Abbate. Un altro colloquio è stato intercettato. E c’è pure un terzo episodio: l’11 febbraio di quell’anno, Nunzio Trinca era stato sorpreso a parlare con un esattore del pizzo di Brancaccio, a cui poi diede 200 euro. «Io sono a disposizione — disse l’impresario, che non voleva dare altri soldi — io ho già tre detenuti… ci vogliono diecimila euro per voi». Trinca assume i detenuti in semilibertà. Un’attività di per sé lecita, ma lui si dà sempre un gran da fare in questo settore che piace ai boss. «Io ho tre detenuti — ripeteva — mi hanno mandato a chiamare al commissariato Brancaccio, mi stanno arrivando altri tre detenuti e mi sono fatto l’abbonamento della messa in regola, ma stiamo scherzando? Ci vogliono diecimila euro per voi, io sono a disposizione».

A queste accuse ha replicato il figlio di Trinca, Francesco, con un’intervista al nostro giornale. Ci ha detto: «Mio padre ha fatto solo del bene. Noi siamo sempre a disposizione di chi chiede i nostri servizi. Può essere un giudice, un poliziotto o un delinquente. A noi non importa chi sia». I Trinca rivendicano il diritto di essere imprenditori a tutti i costi. Con la passione per la politica. Nel 2017, Francesco Trinca è stato candidato alle Regionali per il centrosinistra, alle ultime amministrative la famiglia di impresari funebri ha invece sostenuto Roberto Lagalla. L’altro figlio di Nunzio, Alessandro, è stato pure candidato al consiglio comunale, ma non è stato eletto. Francesco Trinca ha detto a “Repubblica”: «Lagalla, come assessore regionale, ha finalmente attuato le norme che regolamentano la formazione obbligatoria nel settore». E i Trinca hanno lanciato il loro ultimo business.

Interdittiva antimafia per La Repubblica Salvo Palazzolo Nunzio Trinca, il re delle pompe funebri di Palermo

Il sindaco di Palermo se lo sceglieranno i Palermitani

Totò Lentini Sindaco di Palermo Ci sono diverse personalità in grado di fare il sindaco di questa città meglio di Orlando il candidato dovrà essere scelto a Palermo dai palermitani, non a Roma in altri tavoli.

Ci sono tante persone radicate sul territorio all’altezza se la politica territoriale non riesce a indicare rapidamente un candidato a sindaco bene, altrimenti possono essere i cittadini palermitani a scegliere il loro sindaco radicato sul territorio,

Trinca candidato consiglio comunale palermo 2022

Trinca

Elezioni Palermo 2022

Candidato Consiglio Comunale

  • Riorganizzazione e nuovi cimiteri
  • Riorganizzazione dell’Anagrafe
  • Raccolta differenziata
  • Riqualificazione e nuovi impianti sportivi
  • La manutenzione delle strade
  • Degrado ambientale e sociale

Cosa resterà di questi ultimi dieci anni di orlando

In questi ultimi dieci anni si sono viste tante persone di alto profilo, che Orlando aveva attorno, andare via.

Oggi rimane solamente un piccolo esercito disarmato, alla fine, aver amministrato male la città sta fomentando le destre.

Si è voluto produrre il cambiamento culturale e un sindaco la credibilità la ottiene offrendo servizi puntuali ed efficienti.

Oggi invece in questi anni sono andati avanti a una serie di disastri che anno messo a rischio la visione della città e i valori professati dal sindaco:
l’accoglienza e in generale i diritti delle persone,
Palermo capitale delle culture, una dimensione internazionale in grado di superare steccati e provincialismi.

Il ruolo della politica è trasmettere i valori ed essere credibile.

Se manca una delle due cose, crolla l’altra.

L’incapacità di gestire la città.

La manutenzione delle strade è assente,
I cimiteri con bare accatastate sotto il tendone da circo. È vergognoso!

I project financing cimiteriali rigettati, l’Amministrazione comunale di Palermo dal 2013 è stata fra le prime città in Italia a dotarsi di un front office finalizzato all’esecuzione di opere d’interesse pubblico con gli strumenti previsti dal Codice dei contratti nell’ambito del partenariato pubblico-privato, e segnatamente del project financing, provate ad indovinate da allora ad oggi quanti progetti sono stati approvati? NULLA

Ogni iniziativa è stata accolta con disinteresse e ostilità dall’amministrazione

all’Anagrafe per avere un certificato ci vogliono mesi,

la raccolta differenziata è ferma al palo,

nulla si è fatto per gli impianti sportivi dal Velodromo al Diamante,
il Palazzetto dello Sport dove in pratica sono rimasti fermi,

perché di esempi ce ne sarebbero molti altri.

Le aspettative sono state tutte disattese.

La prima emergenza del dopo-Orlando sarà mettere mano all’amministrazione della città,
privatizzare quasi tutti i servizi ai privati con bandi di gara,
rivedere i project financing dei cimiteri.
E tante altre urgenze per far ripartire questa città.

Palermo, Lentini: la gestione pubblica dei servizi è fallita, serve privatizzare

Città di Palermo – Elezioni Amministrative 2022 Trinca.

Politica in movimento per le elezioni comunali di Palermo L’esponente di Alleanza per Palermo Totò Lentini: «Una lista civica aperta a tutti»

 La campagna elettorale per le Amministrative 2022 è iniziata. A primavera, Palermo sceglierà il nuovo sindaco e il consiglio comunale.

Propaganda elettorale Trinca, elezioni amministrative 2022 a Palermo movimento di iniziativa popolare Alleanza per Palermo