Prove rispetto della legge di Trinca Nunzio, ha presentato più volte prove difensive, sempre non accolte dal T.A.R. e C.G.A. Sicilia con motivazioni diverse, (fuori termine o altri cavilli giudiziari) è difficile difendersi da accuse con la formula “è più probabile che nonsarebbe meglio fare i processi amministrativi per le interdittive a Bruxelles ed evitare i tribunali amministrativi locali.

Prove del rispetto della legge da parte di Trinca Nunzio

Comunicazione aziendale e attività pubblica

  • Le comunicazioni pubbliche delle imprese funebri riconducibili a Nunzio Trinca evidenziano spesso l’impegno verso la trasparenza, il rispetto delle leggi, la correttezza professionale e l’attenzione all’ambiente. Si fa riferimento all’operare secondo normative di settore e standard imposti dal governo italiano.
  • Nell’ambito delle attività di consulenza e formazione, si sottolinea l’importanza della regolarità delle pratiche e della formazione obbligatoria, elementi che testimoniano l’intenzione di conformarsi alla legge nel settore delle onoranze funebri.

Problematiche giuridiche e limiti di tutela

  • Misura preventiva, non penale: L’interdittiva antimafia è una misura amministrativa cautelare: può essere adottata anche in assenza di reati accertati, sulla base di un rischio presunto. Per questo genera incertezza e non sempre permette un’efficace tutela giudiziaria immediata per gli interessati.

T.A.R e CGA Sicilia presentando prove non vengono prese in considerazione, Tribunali amministrativi che non funzionano

  • Complessivamente, la percezione diffusa è che i tribunali amministrativi in Sicilia, almeno in materia di interdittive antimafia, applichino una valutazione restrittiva che limita la piena considerazione delle prove difensive , il che può essere interpretato come un “blocco” della tutela giurisdizionale degli interessati o una lentezza nell’accoglimento delle istanze.

In sintesi, la giurisprudenza amministrativa siciliana in materia di interdittive antimafia tende a mantenere un forte rigore a favore della tutela dell’ordine pubblico, dando scarso peso alle prove presentate dagli interessati, il che genera spesso una percezione di inefficacia e difficoltà nel far valere le proprie ragioni davanti a TAR e CGA Sicilia, contribuendo alla critica che questi tribunali “non funzionano” adeguatamente nella materia.

Margine per annullamenti solo in casi di vizi procedurali:

Il CGA Sicilia, ad esempio, annulla interdittive solo per difetti istruttori o mancanze motivazionali formali, lasciando sostanzialmente intatte le valutazioni di merito, che restano prerogativa amministrativa
Questo restringe ulteriormente la possibilità di un riesame pieno.

In sintesi, la percezione che TAR e CGA Sicilia “non funzionino” bene in materia di interdittive antimafia deriva dal fatto che questi tribunali:

limitano le cancellazioni ai soli vizi formali,
e hanno procedure giudiziarie lunghe che riducono l’efficacia della tutela tempestiva.Tutto ciò crea una sensazione diffusa di scarsa tutela effettiva e lentezza processuale, alimentando critiche sulla “mancata funzionalità” dei giudici amministrativi locali in questo specifico ambito.

Implicazioni di sistema

Questo assetto è finalizzato a garantire un equilibrio tra efficacia preventiva antimafia e tutela dei diritti dei soggetti destinatari, anche se genera critiche per il potere molto ampio del Prefetto e per la difficoltà di contestare efficacemente tali provvedimenti dal punto di vista giudiziario.
La giurisprudenza riconosce quindi che la responsabilità degli organi coinvolti è circoscritta e condizionata alla correttezza formale e sostanziale del procedimento, mentre la discrezionalità tecnica prevale nel merito delle valutazioni di rischio.

In sintesi, la responsabilità del Prefetto e delle forze interforze nell’ambito delle interdittive antimafia è un delicato equilibrio tra potere discrezionale di prevenzione e responsabilità limitata a negligenze o irregolarità evidenti nel procedimento e negli accertamenti di rischio, con rilevanti margini di tutela amministrativa per la pubblica sicurezza.

Assenza di condanne penali definitive

Dalla documentazione pubblica emerge che, nonostante siano state adottate due interdittive antimafia nei confronti di Nunzio Trinca, non risultano condanne penali definitive a suo carico. Le interdittive antimafia sono strumenti amministrativi di prevenzione e non richiedono la prova di un fatto penalmente illecito, ma si basano su indizi di rischio d’infiltrazione mafiosa.
L’assenza attuale di sentenze penali di condanna dimostra che non sussistono, ad oggi, provvedimenti giudiziari che accertino violazioni della legge.

Attestazioni di rispetto delle regole

Il figlio di Nunzio Trinca e la stessa azienda hanno più volte ribadito pubblicamente di aver sempre agito nel rispetto delle regole, offrendo i propri servizi a chiunque ne avesse bisogno, senza discriminazioni.

Limiti delle “prove” disponibili

Le sole dichiarazioni aziendali, la pubblicità e la regolarità apparente dei servizi erogati non costituiscono una “prova” certificata in termini giuridici, ma rappresentano una forma di attestazione volontaria del rispetto delle normative di settore.
L’assenza di condanne, da sola, non equivale a una prova positiva di rettitudine legale, ma indica che non sono stati accertati reati in via definitiva a carico di Trinca Nunzio fino ad oggi.

In sintesi, le “prove” a supporto del rispetto della legge da parte di Trinca Nunzio si basano su dichiarazioni pubbliche di trasparenza e sugli aspetti formali dell’attività aziendale, oltre all’assenza di sentenze penali a suo carico. Tuttavia, esistono provvedimenti amministrativi di interdittiva antimafia che segnalano, secondo le autorità, elementi di rischio rilevanti ma non pongono una prova definitiva di reato.

Correlato
Esistono certificazioni ufficiali che dimostrino la conformità di Trinca alle norme legali
Come vengono monitorate le attività di Trinca per garantire il rispetto della legge
Quali elementi specifici indicano la serietà delle pratiche di Trinca nel settore funebre
In che modo le interdittive antimafia influenzano la reputazione e le operazioni di Trinca
Quali prove dimostrano che Trinca ha evitato coinvolgimenti mafiosi o di illegalità

applicare un controllo amministrativo molto delineato sulle complesse valutazioni di rischio della Prefettura,non danno piena efficacia probatoria alle difese presentate,mantenere l’efficacia delle interdittive anche davanti a ricorsi,

Nunzio Trinca è nota per il suo impegno nel sociale attraverso iniziative come la distribuzione mensile di pacchi alimentari

Nunzio Trinca Protezione Civile a Palermo, dal 1993

Dalle informazioni disponibili online emergono riferimenti diretti che colleghino in maniera ufficiale al Volontariato di Nunzio Trinca – noto soprattutto per la sua lunga attività nel settore dei servizi funebri a Palermo – a ruoli o incarichi istituzionali all’interno della Protezione Civile.

Approfondimenti disponibili

  • Attività principali di Nunzio Trinca:
    Le fonti attuali evidenziano che Nunzio Trinca e l’impresa che porta il suo nome sono particolarmente noti per l’esperienza nel settore funebre (onoranze funebri, cremazione, servizi cimiteriali) e per alcune iniziative di volontariato a favore delle persone in difficoltà, come le attività di raccolta e distribuzione di beni di prima necessità. Tali azioni vengono realizzate, ad esempio, nell’ambito del supporto sociale sul territorio palermitano, come emerso da aggiornamenti relativi ai “CAF Nunzio Trinca” e alle attività di beneficenza pubblicate sul sito e sulle pagine social dell’azienda.
  • Protezione Civile istituzionale:
    In Italia la Protezione Civile è organizzata e gestita da enti e agenzie istituzionali che coordinano le emergenze e promuovono comportamenti di prevenzione e sicurezza sul territorio. Finora, nelle ricerche sono state individuate comunicazioni ufficiali é testimonianze che indichino un coinvolgimento diretto di Nunzio Trinca (o di figure a lui collegate) all’interno delle strutture o dei progetti specifici della Protezione Civile con la croce siciliana di Palermo.

Considerazioni

È possibile che, nell’ambito delle attività di volontariato e solidarietà a favore della comunità (per esempio, durante iniziative stagionali o di supporto alle persone in difficoltà), possano esserci collaborazioni informali con enti locali o con altre realtà del territorio – ma tali azioni non sembrano rientrare direttamente nell’ambito strutturato e istituzionale della Protezione Civile.

Se il tuo interesse è verificare un eventuale aggiornamento o approfondire se in futuro dovesse esserci un ruolo o una collaborazione formale in questo ambito, ti consiglierei di:

  • Consultare il sito ufficiale della Protezione Civile della Regione Sicilia o comunicati istituzionali aggiornati.

  • Monitorare gli aggiornamenti sui canali ufficiali (sito web o pagine social) dell’impresa di Nunzio Trinca, dove potrebbero essere comunicati eventuali progetti o collaborazioni di natura istituzionale o di emergenza.

1993 Nunzio Trinca e Croce Siciliana inizia il volontariato con Biagio Conte

Con 1 ambulanza a pattugliare le strade di Palermo, con lo scopo di incontrare le persone bisognose e offrire loro sostegno e assistenza. Dopo 1 anno poi con 1 furgone donato alla missione poi sono state proseguite dai volontari del centro missionario.

Nel periodo invernale, inoltre, un camper con a bordo i volontari della missione pattuglia le strade di Palermo, con lo scopo di continuare a incontrare le persone bisognose e offrire loro sostegno e assistenza.

Tuttavia, l’impresa di Trinca è nota per il suo impegno nel sociale attraverso iniziative come la distribuzione mensile di pacchi alimentari a circa 300 famiglie in difficoltà, gestita tramite lo sportello CAF dell’azienda.

Inoltre, Francesco Trinca, un familiare e collaboratore nell’impresa, ha ricoperto ruoli in organizzazioni di assistenza come l’Associazione Croce Siciliana Assistance, che si occupa di servizi di emergenza e supporto sanitario.Pompe Funebri Palermo Nunzio Trinca

Questi elementi indicano un orientamento dell’azienda verso il sostegno alla comunità, vi siano evidenze di un coinvolgimento diretto con la Protezione Civile.

Volontariato Alluvione di Sarno e Quindici del 1998 Campania

Il 6 maggio 1998 Alluvione Sarno – Quindici in Campania inizia la missione dei volontari della Croce Siciliana interviene con i mezzi a propria disposizione per offrire un supporto spontaneo agli uomini scesi in campo per la gestione dell’emergenza. Comunicata alla Prefettura di Palermo, Prefettura di Salerno, Protezione Civile Regione Sicilia e di Palermo.

Coordinata da Nunzio Trinca, da Palermo si inviava una Ambulanza attrezzata di Rianimazione composta da volontari aggregati alla Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS), in supporto ai Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di

Stato, Esercito, tecnici degli Enti locali e con altre organizzazioni di volontariato nelle zone colpite dal disastro.

I nostri volontari si occuparono soprattutto dell’assistenza alla popolazione, nelle tende allestite a campo sanitario.

Durata della nostra missione: circa 1 mese.

Volontariato Kukes Guerra in Albania Missione Arcobaleno

Il 1° aprile del 1999 “Arcobaleno” Kukes in Albania iniziata la missione dei volontari della Croce Siciliana, comunicata alla Prefettura di Palermo, Protezione Civile Regione Sicilia e di Palermo.

Coordinata da Nunzio Trinca, da Palermo si inviava una Ambulanza attrezzata di Rianimazione composta da volontari aggregati alla Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS), per dare l’aiuto umanitario del quale necessitavano i profughi in fuga dalla guerra del Kosovo. Abbiamo prestato la nostra opera nei diversi campi ospedalieri d’emergenza presso il campo di Kukes.

Durata della nostra missione: 1 settimana.

Nunzio Trinca Associazione di Volontariato a Palermo
Nunzio Trinca Protezione Civile a Palermo
Scuola Formazione Onoranze Funebri Nunzio Trinca
Servizio Gestioni Cimiteriali Nunzio Trinca
Informazioni politiche su Nunzio Trinca

2001 2022 Trinca Candidato Elezioni Palermo e Regione Sicilia